Di Luigi Armando Olivero (1909-1996) si conoscevano varie raccolte di poesie, ma una gran parte della sua produzione giaceva ancora o inedita o pubblicata solamente su giornali, riviste o miscellanee spesso di difficile (se non pressoché impossibile) reperimento. Ora, di questo poeta, ma anche giornalista, viaggiatore e scrittore instancabile (oltre che in piemontese anche in italiano, ed in prosa), amico e corrispondente di intellettuali del calibro di García Lorca e di Ezra Pound, che ne elogiarono le doti di poeta. Quest'opera, corredata di apparato delle varianti e soprattutto di traduzione italiana, permette di completare il quadro poetico-ideologico di uno dei massimi esponenti della poesia piemontese del secolo scorso, rivelandoci, anche legami non sempre sospettabili tra le sue composizioni e quelle appartenenti alle Avanguardie poetiche del Novecento, quali Futurismo e Surrealismo. Un punto fermo, l'Autore, nella cultura piemontese ed un importantissimo tassello, questa edizione, nella ricostruzione dell'ambiente letterario piemontese del Novecento tra Andrea Viglongo, Nino Costa e Pinin Pacòt. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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