Che cos'è il linguaggio? Come si relaziona alla prassi? Oggi ci si può occupare di filosofia senza affrontare il rapporto tra prassi e linguaggio? Queste domande emergono con forza nella filosofia contemporanea, a partire dalla svolta linguistica per poi essere approfondite nella svolta pragmatica. Pochi pensatori riescono a restituire con nitida lucidità uno sguardo d'insieme su questo passaggio epocale della filosofia recente e tra questi occupa un ruolo di rilievo Karl-Otto Apel. La sua riflessione, di ispirazione ermeneutica e kantiana, si è sviluppata tra il secondo dopoguerra e i recenti anni Duemila e, confrontandosi con filosofia analitica e pragmatismo, è riuscita a manifestare come la prassi sia indissociabile dal linguaggio, e perciò anche dal pensiero, da intendersi come suo luogo inaggirabile e originario. Il volume, ripercorrendo questo itinerario, propone l'idea che il fondamento della speculazione di Apel sia il legame inscindibile tra prassi e linguaggio, e che questa tesi emerga con chiarezza nella sua originale interpretazione del pensiero di Wittgenstein e di Peirce. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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