È stato condotto un esperimento biennale presso la Teaching & Research Farm dell'Università di Agraria di Makurdi per determinare l'effetto delle pratiche di lavorazione del terreno e delle dosi di fertilizzante sulla coltivazione intercalare di mais e soia. Il disegno sperimentale comprendeva tre fattori: sistema di coltivazione a due livelli (monocoltura e colture intercalari), pratiche di lavorazione del terreno a due livelli (nessuna lavorazione e cumuli) e dosi di fertilizzante a tre livelli (0, 150 e 300 kg/ha di NPK 20:10:10). I trattamenti sono stati disposti in un disegno a blocchi casuali completi (RCBD) in una disposizione split-split plot e replicati tre volte. I sistemi di coltivazione sono stati assegnati ai plot principali, le pratiche di lavorazione del terreno ai sub-plot e i dosaggi di fertilizzante ai sub-sub plot. I risultati hanno mostrato che la coltivazione intercalare ha ridotto le rese di entrambe le colture rispetto alle colture singole. Le colture coltivate su creste hanno dato rese più elevate grazie al miglior accesso all'umidità del suolo rispetto alla non lavorazione. L'applicazione di fertilizzante ha aumentato in modo significativo (P<0,05) la resa delle colture componenti rispetto a quando non è stato applicato alcun fertilizzante. La consociazione ha portato a un vantaggio in termini di resa. Il rapporto di equivalenza del terreno (LER) era (1,53) nel 2013 e (1,35) nel 2014, con un risparmio di terreno rispettivamente del 35% e del 26%.
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