Anarchici schedati, militanti antifascisti irriducibili, soldati in fuga dal servizio militare, ex ragazzi del '99 contrari all'alleanza con chi fu loro nemico nella Grande Guerra. Poi, donne e uomini in contrasto con il regime per la miseria quotidiana o perché insofferenti verso l'onnipresenza del duce, l'autoritarismo di capetti e gregari, oppure rei di avere cantato un inno socialista o gridato, all'osteria o per ira durante un litigio, contro il fascismo e il suo capo. Insieme a loro anche malati di mente disturbatori della quiete fascista e una prostituta che ha offeso Mussolini. Sono le storie di bolognesi sovversivi, veri o temuti dal regime, finiti a un certo punto in manicomio senza che ciò facesse venire meno l'ossessione dei controlli sul loro comportamento. E, in appendice, la faida tra due ras del fascismo bolognese con il meno potente dei due mandato in manicomio. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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