Un altro mondo è possibile, è stato il motto dei movimenti altermondialisti. Ma di quale altro mondo si tratta? E come costruirlo? Sono queste le domande che animano questo libro, pensato per coloro che vogliono cambiare la propria vita e contribuire a cambiare il mondo. Come risposta, viene qui proposta un'ipotesi di azione radicale e nonviolenta, fondata sui principi del volontariato, dell'uguaglianza e della solidarietà. Il testo è a favore di un'economia che risponda ai bisogni e alle attese delle persone, che non sia autoreferenziale ma sappia darsi l'educazione come finalità, un'economia che consenta alla persona umana di fortificare la propria identità individuale e collettiva e di emanciparsi. Un'economia di questo tipo è un'utopia? Al limite è un'utopia praticabile, come una ricca storia dimostra, sia sul versante europeo che africano, indiano o latinoamericano... Le imprese che la costituiscono - cooperative, mutue o associazioni - sono raggruppamenti di persone e non società di capitali. Adottando regole di funzionamento democratico, limitando il potere del capitale, instaurando una solidarietà intergenerazionale sul piano locale, esse definiscono un altro tipo di rapporto con il lavoro e costituiscono dei mezzi privilegiati per favorire lo sviluppo territoriale e sostenibile. Il testo associa presentazioni di buone pratiche di economia sociale, alternativa o solidale ad analisi che fanno riferimento a diverse discipline delle scienze umane. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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