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E se la fede potesse diventare una leva per resistere alle ingiustizie?In un mondo in cui la violenza di genere (GBV) persiste, questo libro fa luce su un attore poco conosciuto ma decisivo: il Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC). Utilizzando un approccio che combina teologia, etica e scienze sociali, Élia Fran De La Vega esplora come l'impegno ecumenico possa fornire una voce profetica di fronte all'oppressione.Il libro offre una rilettura critica della GBV, analizza la complicità patriarcale e rivisita i testi biblici alla luce delle teologie femministe. Mette in luce iniziative concrete…mehr

Produktbeschreibung
E se la fede potesse diventare una leva per resistere alle ingiustizie?In un mondo in cui la violenza di genere (GBV) persiste, questo libro fa luce su un attore poco conosciuto ma decisivo: il Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC). Utilizzando un approccio che combina teologia, etica e scienze sociali, Élia Fran De La Vega esplora come l'impegno ecumenico possa fornire una voce profetica di fronte all'oppressione.Il libro offre una rilettura critica della GBV, analizza la complicità patriarcale e rivisita i testi biblici alla luce delle teologie femministe. Mette in luce iniziative concrete come la campagna "Giovedì in nero" e il programma "Giustizia di genere", radicato nell'azione comunitaria e liturgica.Un'opera impegnata, tra analisi rigorosa e speranza attiva, per tutti coloro che credono che la fede possa - e debba - diventare uno strumento di giustizia.
Autorenporträt
Élia Fran De La Vega (PAMELA) è una giovane Antandroy malgascia, nota per i suoi libri di racconti pubblicati da Éditions Muses: Génocide familial, Conte moderne (Blanche-Neige et le Peau-Rouge), Un peu d'histoire, Opération Couvent, Amour noir, À l'encontre du destin, Cendrillon.