Fino a qualche decennio fa, la medicina popolare, o medicina tradizionale, era considerata una vera e propria "scienza dei poveri". I riti e rimedi sono simili quasi in tutta Italia, se non all'estero, cambia solo la lingua o il dialetto e alcuni particolari. Si faceva ricorso a forme di religiosità naturale e altri metodi presi in prestito da antichi riti terapeutici di carattere magico-religioso e pratiche pranoterapeutiche. Ricordiamo l'usanza di bere il vino riscaldato, nella notte di San Lorenzo, sopra ai carboni ardenti, o di legare attorno all'ammalato lucertole, rospi e noci, o di mangiare teste di vipere fritte con l'assenzio. Nel libro vengono descritte le pseudo-cure per le malattie più usuali tipo l'afta, la bronchite, i colpi di sole, il Fuoco di Sant'Antonio, i problemi infantili, le verruche, per arrivare sino ai rimedi contro le pandemie. Ci sono poi i "complementi" alle cure quali determinate canzoni, il confuoco e naturalmente i Santi invocati. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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