I disegni e le scritture dei bambini sono tracce d'infanzia delicate e preziose, da indagare con infinito rispetto e grande cautela: contengono relazioni e rimozioni, ferite e rinascite, desideri e paure. I bambini e le bambine che nel dopoguerra frequentano la Scuola ebraica di Venezia sono giovanissime vite che portano il peso di esperienze drammatiche: le persecuzioni razziali, il vivere nascosti e braccati, la guerra e, dopo la fine del conflitto, il peso della pace conquistata, con la conta dei sopravvissuti, le assenze, le attese e i silenzi. Gli interrogativi ai quali gli adulti non sanno dare risposta pesano sui bambini salvati: "Perché hanno fatto questo a noi ebrei?". La scuola può diventare luogo di libertà, di accoglienza, di ascolto se non di risposta, di ricostruzione dell'identità, grazie al lavoro di maestre che rinnovano l'insegnamento con passione e perizia, offrendo ai loro alunni e alunne strumenti e stimoli per esprimere il mondo interiore, esplorare l'immaginario, osservare il reale e proiettarsi nel futuro. Fotografie, testi, caricature, ritratti e autoritratti, giornalini fitti di scritture e illustrazioni, parlano dei soggetti e raccontano un'intensa vita scolastica fatta di quotidiana fatica e fughe nei sogni, di elaborazione di ricordi drammatici e di paure riaffioranti, di utopie collettive e desiderio di una normalità da conquistare, con la collaborazione di tutti.
Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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