Un uomo, prigioniero di un'esistenza ormai piatta e noiosa, ritrova per caso l'agenda su cui aveva appuntati i suoi sogni di adolescente, quando aveva progettato un lungo viaggio in treno per Sukut, una città di un Oriente estremo e misterioso, allora occupata da un regime militare. Alla stazione, come colto da un raptus, abbandona tutto e sale su un treno per realizzare il suo antico progetto di gloria. Dopo aver conosciuto singolari anime e attraversato deserti, steppe e città, allegorie di antichi sogni di gloria che il tempo ha logorato e vinto, all'arrivo, scopre che Sukut è stata liberata grazie a un uomo mascherato chiamato il Kesa. Ma che la libertà non è diventata Libertà. A partire da qui le tracce dei due si confondono come in un tragico gioco di specchi tra aneliti all'indipendenza e ritorni all'oppressione. E, dunque, chi è il Kesa? Un liberatore, un dittatore o solo una maschera? E chi è il suo antagonista? Un eroe, un uomo confuso dai riflessi del suo io o solo un altro inganno della Storia? L'uomo fuggito da sé stesso arriverà alle definitive risposte in una New York malinconica di rimpianti, dove il delirio di gloria e fuga, come nella leggenda di Eleazar a Masada, avviene in una prigione da cui non si è mai veramente fuggiti. "Ritorno a Sukut" è un romanzo potente e visionario, dov'è tutto il nostro Novecento con le sue inquietanti ombre storiche, psicologiche, generazionali e individuali. Dalla soluzione obbligata. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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