Gian Battista Lazagna, (1923- 2003), autore del famoso libro "Ponte rotto", riprende in questo testo l'esperienza partigiana, questo all'età di 77 anni, ripensando a quel mondo montanaro e contadino, ora in via di estinzione, e raccogliendo le testimonianze di vita di uomini e donne nella tempesta della guerra. Ricorda il suo arrivò a Rocchetta il 24 agosto 1944 per recarsi, ferito, all'ospedaletto in cui venivano curati i partigiani ed anche i tedeschi e i fascisti. In queste valli trovarono accoglienza profughi di mezzo pianeta - siberiani, russi, britannici, americani, sudafricani, iugoslavi, francesi, olandesi, polacchi e persino austriaci e tedeschi - e per tutti fu possibile sfamarsi e curarsi. Finita la guerra Gian Battista a Rocchetta Ligure sposò Aurora Pertica e per più di cinquant'anni, durante le estati, il paese fu riferimento dei figli e dei nipoti della nuova famiglia. Il lettore potrebbe trovare insolita questa cultura dell'accoglienza e dell'ospitalità ma all'epoca questa era a fondamento delle comunità di montagna. Servirà ricordare questo passato alle generazioni che verranno? È con questa speranza, e in questo spirito, che l'autore ha scritto questo libro. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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