Santippe era la moglie di Socrate. Pare avesse un carattere difficile, tanto da risultare spesso scorbutica e insopportabile. Si narra che Socrate, a coloro che gli chiedevano come facesse a sopportarla, rispondeva: ¿Se sopporto lei, sono in grado di sopportare tutti gli esseri umani¿. Santippe era, quindi, una donna presente nella vita di Socrate, non solo per la cura dei figli e per il disbrigo degli affari domestici, ma anche nella vita filosofica del marito, di cui si preoccupava molto. In questo piccolo romanzo, tra storia e filosofia, l¿autore ripercorre la vita di Socrate soffermandosi sul punto di vista della moglie di fronte al filosofare del marito e alle ansie che ne derivavano. L¿opera di Panzini offre a Santippe un¿occasione di riscatto di fronte alla negatività della sua figura tramandataci dai discepoli di Socrate. In queste pagine Santippe emerge per la prima volta nella sua sensibilità e umanità, non così diversa da una donna e madre moderna attaccata alla sua famiglia. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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