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Questo è un scritto sulla società tecnologica e sulla possibile articolazione che i bambini fanno tra essa e l'esperienza scolastica. Attraverso la tecnologia, vengono potenziati gli spostamenti verso l'infanzia. La tradizionale organizzazione scolastica può entrare in conflitto con ciò che la società richiede, poiché si tratta di modi diversi di presentare il mondo, che coinvolgono diversi aspetti dei processi affettivi e cognitivi. È stato studiato il legame tra infanzia e istituzioni scolastiche, affrontando la società tecnologica contemporanea e i suoi possibili effetti sulla soggettività,…mehr

Produktbeschreibung
Questo è un scritto sulla società tecnologica e sulla possibile articolazione che i bambini fanno tra essa e l'esperienza scolastica. Attraverso la tecnologia, vengono potenziati gli spostamenti verso l'infanzia. La tradizionale organizzazione scolastica può entrare in conflitto con ciò che la società richiede, poiché si tratta di modi diversi di presentare il mondo, che coinvolgono diversi aspetti dei processi affettivi e cognitivi. È stato studiato il legame tra infanzia e istituzioni scolastiche, affrontando la società tecnologica contemporanea e i suoi possibili effetti sulla soggettività, sull'istruzione e sull'infanzia. Sono stati analizzati i comportamenti degli studenti coerenti con una soggettivazione nella società mediatizzata/tecnologica. I risultati mostrano quattro assi rilevanti per caratterizzare gli spostamenti nei modi di soggettivazione: apprendimento, concentrazione, tempo/spazio e sforzo/piacere. Tali risultati sono stati discussi nella prospettiva di come i bambini vengono educati in relazione al mondo tecnologico. Alle bambine e ai bambini viene dato un mondo, ma c'è il pericolo di un empowerment vuoto. Il ruolo dell'educazione è quello di aiutare questo potere a prendere una direzione, non lasciando i più piccoli persi tra informazioni superficiali.
Autorenporträt
Luana Timbó Martins hat einen Abschluss in Psychologie von der Universität Fortaleza (2007) und einen Master in Psychologie von der Bundesuniversität Rio de Janeiro (2010). Derzeit lehrt sie an der FANOR/Devry in Fortaleza und ist Psychoanalytikerin am Referenzzentrum für Kinder (INCERE).