Con Sequestri di persona in Italia: l'archivio dei crimini (1973-2006), Luigi Casalunga prosegue il lavoro di ricerca e catalogazione iniziato con il volume Anonima Sequestri Sarda (2008). Ora il quadro offerto oltrepassa i confini dell'Isola e si allarga all'intero territorio nazionale. La pianificazione che sta dietro i rapimenti a scopo di estorsione, la quantità di denaro che intorno a questi si muove, la frequenza con cui da un certo momento in poi sono stati attuati, parlano di una vera e propria «industria del sequestro». Impressionanti le cifre: gli oltre 400 sequestri compiuti nella penisola a partire dagli anni Settanta si sommano ai 184 avvenuti in Sardegna dal 1960 in poi, un'industria con fatturati di parecchi miliardi di vecchie lire. Questi e molti altri dati trovano giusto rilievo nelle tre parti in cui si organizza il volume. Una breve analisi delle cause e misure adottate per combattere il fenomeno e i reati a questo connessi, precede due sezioni dove, in scrupolose schede, si riportano i casi singoli, divisi per regione e presentati in ordine cronologico: dai tantissimi purtroppo dimenticati ai più noti per risonanza mediatica (Soffiantini, De Megni, Casella). Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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