Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1976 con un'introduzione di Dario Paccino, ora inclusa in appendice, "Sfruttamento, inquinamento, guerra. Scienza di classe" indaga il legame profondo tra quelle che Jean Fallot definisce "le tre teste del capitale". Se la guerra imperialistica, come tutte le forme di violenza degli sfruttatori, rappresenta la condizione strutturale delle società di classe, funzionale a difendere i privilegi e spartirsi risorse e territori, l'inquinamento, per contro, ne è la conseguenza storicamente determinata: la corsa al profitto e l'incessante progresso tecnologico, guidati dalla necessità di generare un sempre maggiore plusvalore, conducono alla distruzione della natura insieme al sovra-sfruttamento delle risorse umane e alla loro alienazione. L'inquinamento emerge dunque come esito inevitabile del modo capitalistico di organizzare il rapporto tra società e natura, evidenziando la necessità di ripristinare un metabolismo sociale e naturale ormai gravemente distorto. Cinquant'anni dopo, quest'opera si conferma un classico dell'analisi marxista e dell'ecologia politica. La nuova edizione, arricchita da un'introduzione che ne ripercorre la genesi e ne analizza l'attualità, rilancia la domanda cruciale posta da Jean Fallot: è possibile immaginare una scienza che, anziché alimentare il dominio e la distruzione, si schieri dalla parte della vita, dei bisogni umani e della giustizia sociale?. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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