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Le questioni religiose sono legate alla sicurezza di un Paese, di una regione e oltre. Se non vengono gestite con attenzione, esiste la possibilità che si trasformino in un rischio e in una minaccia per la sicurezza. Questo è il caso, perché la radicalizzazione delle fedi religiose ha spesso portato all'odio interreligioso e interetnico, a crimini contro l'umanità, al genocidio o ad atti terroristici, diventando così una seria minaccia anche per la sicurezza regionale e globale. Gli attentati di Srebrenica, il precedente Afghanistan sotto il regime talebano, l'odierno ISIS, così come la…mehr

Produktbeschreibung
Le questioni religiose sono legate alla sicurezza di un Paese, di una regione e oltre. Se non vengono gestite con attenzione, esiste la possibilità che si trasformino in un rischio e in una minaccia per la sicurezza. Questo è il caso, perché la radicalizzazione delle fedi religiose ha spesso portato all'odio interreligioso e interetnico, a crimini contro l'umanità, al genocidio o ad atti terroristici, diventando così una seria minaccia anche per la sicurezza regionale e globale. Gli attentati di Srebrenica, il precedente Afghanistan sotto il regime talebano, l'odierno ISIS, così come la tendenza alla radicalizzazione dell'Islam balcanico, sono prove molto valide di questo. È per questo che le questioni religiose non devono essere tralasciate dall'attenzione della società. L'organo di regolamentazione di tutti questi problemi deve essere lo Stato, che non deve limitarsi a fungere da garante neutrale della libertà delle fedi religiose, come è già accaduto finora in molti Paesi democratici, ma deve piuttosto agire come promotore di queste libertà. Lo Stato, rispettando la Dichiarazione universale e la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e valutando l'importanza di questi problemi per la sicurezza nazionale, deve passare dalla "neutralità passiva" al "laicismo attivo".
Autorenporträt
M. Xhavit Shala est né en août 1961 en Albanie. Il est titulaire d'un doctorat dans le domaine de la sécurité et de la défense. Il a commencé sa carrière professionnelle en 1984 et a notamment occupé le poste de directeur général de la police criminelle au sein de la police d'État albanaise. Il occupe actuellement le poste de directeur de la recherche scientifique à l'Académie de sécurité.