Lo stupro non è solo cronaca nera. Dalla tragica vicenda di Lucrezia - violentata da Sesto Tarquinio e il cui suicidio diede origine alla Repubblica romana - alle molestie sul lavoro, lo stupro è un 'nervo scoperto' della società in cui viviamo. Secondo Mithu M. Sanyal, il nostro modo di concepire lo stupro è rimasto nei secoli sostanzialmente immutato, nonostante il mondo sia cambiato radicalmente. Il linguaggio che usiamo per parlarne rivela non solo come intendiamo la 'violenza sessualizzata', ma anche il sesso e il genere. Perché associamo ancora lo stupratore a uno sconosciuto appostato in un vicolo buio, piuttosto che a una persona a noi vicina? Perché fatichiamo a riconoscere che anche gli uomini possono esserne vittime? Con uno stile provocatorio e diretto, sempre teso a rovesciare gli stereotipi, Sanyal sfida la narrazione dominante, discutendo di rape culture tra ambigue rappresentazioni mediatiche e cultura pop.
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