La letteratura, un congegno fatto di parole, si occupa a volte anche del tacere: lo rappresenta accuratamente, lo fa agire, osserva con attenzione le sue conseguenze e poi... lo condanna. Da Dostoevskij a García Márquez, da Melville a Pamuk, l'arte della parola, della narrazione, ci ha lasciato credere che volesse dedicare uno spazio anche al silenzio, ma è stato solo per dimostrarne la nocività. Poteva essere altrimenti? Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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