Una lunga conversazione tra un padre (Frantiek) e suo figlio (Jan) a proposito degli eventi vissuti sotto i due regimi totalitari succedutisi in Boemia. Durante la Seconda guerra mondiale e il Protettorato nazista, Frantiek Wiendl, insieme al padre, partecipò alla resistenza e poi al sollevamento di Klatovy nel maggio 1945. Dopo il colpo di stato comunista del febbraio 1948, si impegnò nella resistenza contro il regime, pagandone le conseguenze con una lunga e dura prigionia nei campi di lavoro di Jáchymov (miniere di uranio) e in carcere. Il testo ha non solo valore di testimonianza, ma anche una notevole qualità letteraria; lo accompagnano fotografie e riproduzioni di documenti; la sezione dedicata agli anni di prigionia è arricchita da frammenti di lettere alla madre Marie e al padre Frantiek, a sua volta prigioniero nel carcere di Leopoldov. In un'epoca in cui oppressione, dittature e nuovi totalitarismi non sono più solo fantasmi da scacciare ma si affacciano nuovamente e con arroganza alla ribalta della Storia, quello dei Wiendl è un esempio forte di vita dedicata alla lotta per la libertà e la democrazia. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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