Questo libro propone la narrazione fenomenologica di un'esperienza di ricerca, compiuta tra il carcere milanese di Bollate e la biblioteca Parco di Milano. L'autrice, che per un anno e mezzo ha condotto laboratori di scrittura incrociata con tre gruppi di persone - donne detenute, uomini detenuti, donne e uomini liberi - restituisce in queste pagine il cammino dei laboratori, presentando gli scritti prodotti dai partecipanti e contestualizzando tutte le tappe. La scrittura - ricorrendo al tema delle epifanie, alla stesura dell'anticurriculum, al lavoro sugli haiku, sugli adynata, sugli oggetti vivi e sul vissuto - fa da ponte fra le persone recluse e quelle in libertà. I riferimenti culturali teorici con i quali l'autrice si confronta si intrecciano agli elaborati dei partecipanti. Il percorso di ricerca è presentato seguendo l'onda di un diario, esperienziale e riflessivo. Come proposta tecnica di lavoro è rivolta a chi desideri coltivare lo svolgimento di un percorso simile, agli operatori carcerari e a chiunque voglia affacciarsi oltre il muro, per guardare negli occhi chi sta dall'altra parte. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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