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In questo libro Jeffrey C. Alexander sviluppa un¿originale teoria sociale del trauma, utile a comprendere i processi culturali e simbolici che generano il dolore collettivo e i conflitti attorno alla sua interpretazione. Gli eventi, anche i più nefasti, non sono traumatici in sé: lo diventano attraverso sofisticati processi di interpretazione e rappresentazione collettiva che ¿ a partire dalle vittime e, nei casi più riusciti, fino all¿intera umanità ¿ costruiscono culturalmente i traumi. Attraverso l¿analisi di casi emblematici come quello dell¿Olocausto e casi meno noti come le battaglie per…mehr

Produktbeschreibung
In questo libro Jeffrey C. Alexander sviluppa un¿originale teoria sociale del trauma, utile a comprendere i processi culturali e simbolici che generano il dolore collettivo e i conflitti attorno alla sua interpretazione. Gli eventi, anche i più nefasti, non sono traumatici in sé: lo diventano attraverso sofisticati processi di interpretazione e rappresentazione collettiva che ¿ a partire dalle vittime e, nei casi più riusciti, fino all¿intera umanità ¿ costruiscono culturalmente i traumi. Attraverso l¿analisi di casi emblematici come quello dell¿Olocausto e casi meno noti come le battaglie per la spartizione di India e Pakistan o il massacro di Nanchino, Alexander mette in evidenza come ogni trauma sia costantemente mediato dalla capacità persuasiva degli attori e dalle strutture di potere in cui gli eventi accadono. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.