Le "Dieci tesi per un¿educazione linguistica democratica" segnano una linea di spartiacque nettissima fra due concezioni dell¿impegno pedagogico: la prima, più tradizionale, orientata alla funzione selettiva dell¿insegnamento della ¿buona linguä, e caratterizzata da una sostanziale indifferenza per i profili linguistici e culturali ¿ assai diversificati ¿ degli alunni; la seconda incentrata sulla funzione democratica dell¿educazione linguistica, per fare acquisire a tutti, ¿non uno di meno¿, gli strumenti linguistici e culturali per agire nel mondo. Le "Dieci tesi" si rivolgono agli insegnanti di italiano ma coinvolgono tutti i docenti, di qualunque disciplina, orientando la loro azione su una stella polare di carattere sovradisciplinare: la funzione civile della formazione linguistica. L¿insegnante di lingue ¿ italiana e non solo ¿ in questa prospettiva ha una missione specifica: «le diverse lingue, nel loro intreccio, nel loro oscillare, bisogna che tutti le possano conoscere e dominare per vivere da pari in questa società, non da sudditi, non da esclusi, non da reietti, ma da persone libere, partecipi all¿elaborazione delle scelte della comunità» (Tullio De Mauro). I principi che ispirano le "Dieci tesi" sono vivi e attuali e danno senso e prospettiva ¿ civile e sociale ¿ a ogni progetto didattico. Per questo motivo il testo delle "Dieci tesi GISCEL" viene riproposto, con commenti e ambientazioni che offrono ai più giovani chiavi di lettura (sfondi storici, proposte di trasposizione didattica ecc.) utili non solo per discutere di principi ma per illuminare le quotidiane scelte didattiche. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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