Sei ragazze di Calabria, di un tempo in bilico fra tradizione e modernità quando, a metà degli anni settanta del Novecento, fu aperta l¿Università della Calabria, sulla collina di Arcavacata a Cosenza. Sei giovani che, attraverso lo studio universitario, cercano di spingere le loro esistenze oltre il cerchio della vita di paese da cui provengono, oltre i muri della mentalità maschilista e talvolta patriarcale. Partecipi delle lotte di quegli anni per il diritto allo studio e per il futuro del Meridione. Le situazioni della vita universitaria, di studio, di maturazione personale e politica, sono narrate attraverso la sensibilità di Sofia, che proviene da un paese arbëresh, di antico insediamento albanese. Quasi in una libera associazione di istantanee, Sofia riflette sul suo presente e lo rispecchia nel mondo, che pur vuole lasciare, del suo passato e del suo paese, non senza la mesta nostalgia per ciò che ¿ come l¿infanzia ¿ è destinato a tramontare. La lingua arbëreshe, che nel testo funge da controcanto suggestivo all¿italiano, è qui non solo mezzo d¿espressione ma anche contenuto del racconto. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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