L'Adriatico in eta moderna e stato spesso visto nella sua dimensione veneziana e nei rapporti che la Serenissima intratteneva con le citta dalmate e con l'Impero ottomano. Mentre Venezia regolava con la sua diplomazia e le sue flotte le relazioni con la Sublime Porta in quello che considerava il suo Golfo, nell'Adriatico meridionale e nelle zone litoranee pugliesi era in corso tra XV e XVII secolo una guerra fatta di continui sbarchi di turchi e corsari, provenienti dall'Albania, che mettevano a sacco citta, masserie, monasteri e santuari. Torri e castelli furono eretti per proteggere le citta, il territorio fu militarizzato, la nobilta feudale e quella urbana furono impegnate in operazioni di contenimento della minaccia turca. In tali frangenti l'Albania, soprattutto la parte rimasta cristiana, fu vista dalle autorita ispano-napoletane come un baluardo contro i turchi e la Chiesa si impegno in azioni che miravano a rafforzare quelle popolazioni nella loro fede, nella convinzione che, prima o poi, esse si sarebbero ribellate ai loro dominatori. Questo non avvenne, ma nei primi decenni del Novecento l'Italia unita, riscopertasi potenza adriatica, rivendico un suo ruolo politico in Albania e nel 1939 riusci a insediarsi nel paese delle aquile. Allora ritenne di aver vendicato gli oltraggi subiti dalle popolazioni rivierasche pugliesi negli anni ormai lontani che erano seguiti al sacco di Otranto (1480).
Bitte wählen Sie Ihr Anliegen aus.
Rechnungen
Retourenschein anfordern
Bestellstatus
Storno





