Un'inchiesta giornalistica porta alla luce una delle pagine più buie per le forze armate italiane. 200 soldati malati, 30 morti, questi i numeri dell'uranio impoverito. Si tratta di un metallo residuale di reazioni nucleari impiegato, a partire dal 1991, in molti teatri di guerra. Di grande efficacia bellica, è debolmente radioattivo e chimicamente tossico. Il libro esamina documenti di 3 commissioni scientifiche, indagini parlamentari, della commissione d'inchiesta del Senato, documenti ufficiali dello Stato e informative della Nato, con lo scopo di fare chiarezza in un ambito particolarmente delicato, vissuto sulla pelle dei nostri connazionali in missione di pace nei Balcani negli Anni '90. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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