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Recentemente è stato dimostrato un aumento precoce della velocità del flusso sanguigno arterioso all'ecografia Doppler a colori orbitale (OCDUS) nel diabete di tipo 1 instabile dopo trapianto di isole pancreatiche (PIT). Tuttavia, sono disponibili poche informazioni sul ruolo del PIT nella microcircolazione retinica e sull'evoluzione della retinopatia diabetica (DR), che è la principale causa di perdita della vista nei pazienti diabetici di tipo 1. Abbiamo studiato retrospettivamente 8 pazienti affetti da diabete di tipo 1 con OCDUS e tomografia a coerenza ottica nel dominio spettrale (SDOCT),…mehr

Produktbeschreibung
Recentemente è stato dimostrato un aumento precoce della velocità del flusso sanguigno arterioso all'ecografia Doppler a colori orbitale (OCDUS) nel diabete di tipo 1 instabile dopo trapianto di isole pancreatiche (PIT). Tuttavia, sono disponibili poche informazioni sul ruolo del PIT nella microcircolazione retinica e sull'evoluzione della retinopatia diabetica (DR), che è la principale causa di perdita della vista nei pazienti diabetici di tipo 1. Abbiamo studiato retrospettivamente 8 pazienti affetti da diabete di tipo 1 con OCDUS e tomografia a coerenza ottica nel dominio spettrale (SDOCT), al fine di indagare il flusso sanguigno retinico e le anomalie morfologiche della retina (micropseudocisti -MPC- e focolai iperriflettenti -HRF-) prima e 4 anni dopo il PIT, valutando la relazione con i cambiamenti glicometabolici (peptide C). Una PIT tempestiva sembra determinare un effetto benefico sulla microcircolazione arteriosa retinica, migliorando i valori della velocità sistolica di picco dell'arteria retinica centrale (PSV-CRA). Inoltre, le MPC e gli HRF potrebbero essere segni precoci e biomarcatori morfologici interessanti - predittivi del fallimento dell'attecchimento delle isole pancreatiche e della compromissione glicometabolica con calo del peptide C - nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 instabile.
Autorenporträt
Il dottor Margari si è laureato in Medicina con il massimo dei voti presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e ha poi conseguito con successo la specializzazione in Radiologia lavorando presso l'Ospedale San Raffaele fino al conseguimento del diploma post-laurea nel luglio 2014. Attualmente lavora come radiologo presso l'Ospedale Niguarda Ca' Granda, eseguendo principalmente esami ecografici, TC e RM.