"Fabio Grimaldi trova una sua maniera singolare di accostarsi al mistero, di per sé schiacciante, del Dio che muore per salvare l'uomo, della Passio cristiana: il culmine di ogni argomento [...] lascia un ampio spazio alla scrittura sacra rispetto alla propria parola. Riporta infatti le pagine dei Vangeli come l'unico possibile testo di quell'evento. [...] Arte tutta in levare (tanto da far pensare in qualche momento a un risalire fino alla fonte ungarettiana), quella di Grimaldi isola lampi di compartecipazione dell'umano al mistero umano-divino di Gesù che soffre, ingiustamente. Penso alla VII Stazione - Gesù incontra le donne di Gerusalemme: 'esistenze smarrite/ strette nella dolcezza/ di un ritrovato sguardo'. Lì dove l'umano sembra annullarsi (si pensi alla IX Stazione), ecco che per la Via Dolorosa rifiorisce invece il germe dell'uomo nuovo. La sua primizia è in quella luce che sconvolge la notte, che penetra nella corrosione del sepolcro. Unico atto, decisivo, della Via Gloriosa: effrazione della morte e del buio verso l'abbagliante aurora umana." (dalla prefazione di Daniele Piccini) Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.
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