"Volere è potere" è una novella che esplora il tema del desiderio e della realtà attraverso la storia di Tommaso Stucchi, un uomo del piccolo paese di Arona. Dopo aver letto un libro di Michele Lessona, Tommaso è convinto che la volontà sia sufficiente per ottenere ciò che si desidera. Decide quindi di diventare ricco e apre uno studio in piazza, autoproclamandosi banchiere. Tuttavia, si scontra presto con la dura realtà: senza capitale iniziale, non riesce a ottenere un prestito dal notaio, né l'aiuto di amici e parenti. Deluso, Tommaso si trasferisce a Torino, sperando in un nuovo inizio. Anche qui, però, la sua volontà si scontra con la mancanza di mezzi, culminando in un episodio in cui, dopo aver mangiato in un ristorante, non può pagare il conto. Arrestato e imprigionato, Tommaso torna infine ad Arona, dove, sopraffatto dalla disperazione, decide di porre fine alla sua vita. La novella mette in luce l'ironia e la tragicità di credere che la sola volontà possa superare ogni ostacolo, sottolineando come le circostanze esterne e la volontà altrui possano influenzare il destino individuale.
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