Jean-Baptiste Sourou, giornalista originario del Benin e residente in Italia, segue da anni la questione dell'immigrazione africana. Questo libro è il frutto di parte del suo vissuto a fianco degli immigrati. In Affondo vengono affrontate le colpe dell'Italia, i silenzi dell'Africa e fatto luce su ciò che i media non dicono sull'immigrazione clandestina. Purtroppo le tragiche vicende di questi giorni rendono questo volume attuale come non mai. Ogni anno, all'avvicinarsi della stagione estiva, quotidiani e telegiornali mostrano le immagini di uomini disperati, in fuga dai loro paesi e pronti a rischiare la vita per raggiungere le coste italiane. Questi uomini e queste donne rappresentano però solo una parte della questione, e fermare gli sbarchi respingendo i barconi non significa fermare il flusso dei migranti; perché chi scappa dalla fame, dalla guerra e dalle persecuzioni ha altre strade per diventare schiavo in terra straniera. Ma quali sono le strategie dell'Italia nell'affrontare questo fenomeno e cosa fa l'Africa per i suoi figli? Un libro denuncia documentato e durissimo che non circoscrive la questione alla realtà italiana. "Ci succede sempre più spesso di trovare nelle reti cadaveri o resti umani. Abbiamo deciso di andare altrove, per evitare di trovarci di fronte a queste scoperte macabre" (testimonianza di un pescatore al largo di Lampedusa).
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