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ANNA IN VETRINA è un racconto erotico lesbico viscerale, audace, dove il desiderio di essere vista diventa rito, e la masturbazione pubblica si trasforma in intimità profonda. Anna ha un segreto: si eccita toccandosi in camerini d'abbigliamento, mentre il rischio di essere scoperta la accende più di ogni orgasmo. Ma quando Michelle - la sua compagna - la sorprende con le dita tra le cosce, tutto cambia.
Quel segreto, vergognoso e bruciante, diventa una domanda: può l'amore accogliere anche la parte più sporca di noi? Tra camerini, tende socchiuse, odori animali e corpi offerti, inizia un
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Produktbeschreibung
ANNA IN VETRINA è un racconto erotico lesbico viscerale, audace, dove il desiderio di essere vista diventa rito, e la masturbazione pubblica si trasforma in intimità profonda. Anna ha un segreto: si eccita toccandosi in camerini d'abbigliamento, mentre il rischio di essere scoperta la accende più di ogni orgasmo. Ma quando Michelle - la sua compagna - la sorprende con le dita tra le cosce, tutto cambia.

Quel segreto, vergognoso e bruciante, diventa una domanda: può l'amore accogliere anche la parte più sporca di noi? Tra camerini, tende socchiuse, odori animali e corpi offerti, inizia un viaggio erotico e affettivo che esplora i confini del piacere, della vergogna e della complicità. Fino a un gesto finale: lasciarsi vedere. Del tutto.

"Anna in vetrina" è un racconto esplicito, lesbico, sensuale. Il corpo è mostrato, l'odore è narrato, il desiderio è vivo. L'erotismo non è gioco, ma identità che si rivela: tra sudore, rischio e amore.

Per chi cerca letteratura del desiderio. Per chi vuole leggere con le mani bagnate.


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Autorenporträt
Octavia Véa writes erotic tales without veils: no prudishness, no beating around the bush.

Bodies, in her stories, are not background but plot: they are alive, damp, imperfect, exposed. Her eroticism is direct, explicit, sometimes brutal, but always permeated by an elegant, lyrical, deeply feminine sensuality.

In her stories, one slides between adored feet, tight collars, clandestine vibrators, dirty fingers, and exploding pleasures.

It's not pornography it's literature of desire.

She lives between Tuscany and imagination. She writes at night. She caresses and strikes with the same tongue.