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È finita un’epoca storica, l’Era moderna, e ne è iniziata un’altra: l’Era complessa. Una transizione iniziata nel 1950 i cui effetti compiuti vedremo intorno al 2050. È sempre più diffusa, infatti, la sensazione di esser capitati in una fase inedita, che provoca smarrimento, perché senza riferimenti che aiutino a comprendere cosa sta succedendo e perché. Una sequenza di crisi multiple (economica, ecologica, politica, sociale, culturale e infine bellica) è percepita come problema “alto” mentre siamo esposti quotidianamente a livelli molto “bassi” di dibattito pubblico. Il carattere e la…mehr

Produktbeschreibung
È finita un’epoca storica, l’Era moderna, e ne è iniziata un’altra: l’Era complessa. Una transizione iniziata nel 1950 i cui effetti compiuti vedremo intorno al 2050. È sempre più diffusa, infatti, la sensazione di esser capitati in una fase inedita, che provoca smarrimento, perché senza riferimenti che aiutino a comprendere cosa sta succedendo e perché. Una sequenza di crisi multiple (economica, ecologica, politica, sociale, culturale e infine bellica) è percepita come problema “alto” mentre siamo esposti quotidianamente a livelli molto “bassi” di dibattito pubblico. Il carattere e la velocità del mondo odierno ci portano, in sostanza, in terre incognite. Il libro affronta i principali nodi dell’Era complessa declinando il concetto di complessità su due binari: da una parte l’analisi, ed eventualmente la prognosi, delle nostre società, del mondo, della realtà esperita; dall’altra la riflessione sui sistemi di pensiero che creano “l’immagine di mondo” che abbiamo. L’impostazione è multi-disciplinare: si attraverseranno vari tipi di storia, economia, demografia, teoria politica e geopolitica, tecnologia ed ecologia, ma anche biologia, scienze cognitive, antropologia, sociologia. Arrivati all’oggi, si darà uno sguardo al futuro prossimo. A fronte di così profondi e repentini cambiamenti strutturali, infatti, le nostre società rischiano il disadattamento. Un esito da evitare attraverso il cambiamento profondo. La qualità e la quantità di problemi che pone l’Era complessa costringono a ragionare a contatto più diretto con la complessa fenomenologia del mondo attraverso un’ immagine adeguata. Si tratta di fare, insomma, una “pedagogia della complessità”.