Questa raccolta di poesie è un'immersione nelle profondità del desiderio, là dove l'anima cerca la sua controparte e la sua dannazione. I Corpi sono la tela su cui si scrive la brama, territori carnali in cerca di un confine da violare per potersi finalmente riconoscere. Lo Zolfo è l'essenza stessa della passione: l'odore acre del rischio, il lampo che precede l'incendio, l'elemento che trasforma l'attrazione in un destino ineluttabile.
Tra questi versi si snoda un labirinto di seduzione e mistero, la cronaca di un istinto che lotta, si nega e poi si arrende. È un gioco potente, quasi virile, che celebra la ricerca del bene più prezioso e sfuggente: una passione autentica, che rinasce dalle proprie ceneri con un'urgenza sempre nuova e un impeto che non ammette repliche. Queste poesie non parlano d'amore: ne svelano l'impeto, la lotta, la natura selvaggia. Raccontano di una passione che si credeva perduta e che invece ritorna, potente e inevitabile, a reclamare tutto ciò che le appartiene.
Tra questi versi si snoda un labirinto di seduzione e mistero, la cronaca di un istinto che lotta, si nega e poi si arrende. È un gioco potente, quasi virile, che celebra la ricerca del bene più prezioso e sfuggente: una passione autentica, che rinasce dalle proprie ceneri con un'urgenza sempre nuova e un impeto che non ammette repliche. Queste poesie non parlano d'amore: ne svelano l'impeto, la lotta, la natura selvaggia. Raccontano di una passione che si credeva perduta e che invece ritorna, potente e inevitabile, a reclamare tutto ciò che le appartiene.








