29 ottobre 1992: mentre il ciclone Tangentopoli si abbatte su tutto il Paese, a Montecitorio si respira un'aria da ultimi giorni dell'impero. In questo clima da resa dei conti, la Camera dei Deputati approva il Trattato di Maastricht: l'Italia muove il primo passo verso la moneta unica così, quasi senza accorgersene. Il giornalista economico Giovanni Bucchi muove da quelle giornate convulse per raccontare il romanzo dell'euro e sviluppare un'indagine sulla lunga caduta dell'Italia, passata da quinta potenza industriale globale a vittima della peggiore crisi dal Dopoguerra: la fine della lira è davvero la prima causa del declino italiano? Quanto è stata determinante l'incoscienza della classe dirigente durante il percorso di avvicinamento alla moneta unica? È troppo tardi per rimediare a quegli errori fatali, oppure non sarebbe davvero il caso di valutare una exit strategy? Dopo i toni urlati dell'ultima campagna elettorale e la vittoria dei partiti antieuropeisti in Francia e nel Regno Unito, "EuroRomanzo. Da Maastricht alle tentazioni di fuga" racconta il peccato originale dell'euro senza preclusioni di schieramento, con l'aiuto dei principali esperti: da Loretta Napoleoni a Riccardo Puglisi, da Oscar Giannino a Claudio Borghi, da Paolo Savona a Emiliano Brancaccio.
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