Sovraffollamento, rivolte e fughe, tragici suicidi: sono le parole chiave che spesso la cronaca ci offre quando si parla di carcere. Come vivono i detenuti? Quali i loro pensieri? E quali sono le storie delle persone che lavorano all'interno degli istituti penitenziari? Ecco un libro che parte dalle loro voci per mettere a fuoco un sistema che certamente ha molti aspetti da riformare. Sono infatti moltissime le lettere che «Avvenire» riceve (e a volte rende pubbliche) dai detenuti: riflessioni, richieste, semplice bisogno di raccontare, che il giornalista Fulvi - da tempo impegnato nella cronaca - mette in ordine in questo libro. Testimonianze dietro le sbarre, storie minime, le vite delle guardie penitenziarie e di altri professionisti che lavorano nelle carceri, come psicologi e avvocati. Una sezione del libro ospita inoltre l'analisi di giuristi di rilievo sulla riforma del sistema penitenziario, come Glauco Giostra, Giovanni Maria Flick, Paolo Borgna, Mauro Palma, Fabio Pinelli e altri. Ma il lavoro di Fulvi vuole raccontare anche le storie di chi fuori dal carcere riesce a ritrovare il filo della propria vita, grazie a cooperative, associazioni o alle imprese economiche e sociali che operano tutti i giorni dall'interno per dare speranza e futuro a chi vuole rialzarsi con dignità. Perché, come scrive Gabrio Forti nella sua Prefazione, «gli schermi possono essere infranti, da fuori come da dentro, innanzitutto con l'uso di parole giuste».
Dieser Download kann aus rechtlichen Gründen nur mit Rechnungsadresse in A, B, BG, CY, CZ, D, DK, EW, E, FIN, F, GR, H, IRL, I, LT, L, LR, M, NL, PL, P, R, S, SLO, SK ausgeliefert werden.