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Che cosa accade quando il gioco mortale più letale dell'umanità è sul punto di scatenare la catastrofe atomica - e gli unici che possono fermarlo non provengono nemmeno dalla Terra?
Immergiti nel classico romanzo pulp di fantascienza di Stanton A. Coblentz, "Il giorno in cui il mondo si fermò" , pubblicato nel 1967: una storia sconvolgente e inquietantemente attuale sulla paranoia della Guerra Fredda e sull'intervento cosmico. L'anno è il 2020 (così come immaginato negli anni Sessanta) e gli Stati Uniti e la Cina Rossa sono pronti a lanciare i satelliti "Draghi Neri", ognuno armato con un…mehr

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Produktbeschreibung
Che cosa accade quando il gioco mortale più letale dell'umanità è sul punto di scatenare la catastrofe atomica - e gli unici che possono fermarlo non provengono nemmeno dalla Terra?

Immergiti nel classico romanzo pulp di fantascienza di Stanton A. Coblentz, "Il giorno in cui il mondo si fermò", pubblicato nel 1967: una storia sconvolgente e inquietantemente attuale sulla paranoia della Guerra Fredda e sull'intervento cosmico. L'anno è il 2020 (così come immaginato negli anni Sessanta) e gli Stati Uniti e la Cina Rossa sono pronti a lanciare i satelliti "Draghi Neri", ognuno armato con un numero di testate a idrogeno sufficiente a cancellare la civiltà. Il presidente Armitage e il presidente Yu sono invischiati in un terribile confronto, mentre il destino della Terra è appeso a un filo sottilissimo.

Ma l'umanità non è sola nella sua follia. Dalle vastità di Giove, gli Omegriconiani - una civiltà altamente evoluta e pacifica - osservano. Allarmati dalla traiettoria autodistruttiva della Terra ("Mugud") e dal potenziale rischio di contaminazione interplanetaria, inviano un trio di osservatori - il saggio Zerdyl e i suoi eccentrici compagni Quam e Zab - per comprendere la situazione e, se necessario, intervenire.

Nella confusa realtà di Washington D.C., questi straordinari alieni dotati di facoltà telepatiche e alle prese con divertenti difficoltà con le usanze umane (e con l'abbigliamento!) incontrano l'onesto senatore Harvey Torrington. Mentre Torrington viene sempre più coinvolto nella missione di Zerdyl, diventa un protagonista decisivo - anche se riluttante - in un gioco il cui posta in gioco va ben oltre qualsiasi politica terrestre.

Vivi un'emozionante miscela di intrighi politici, classici incontri con creature extraterrestri e una disperata corsa contro il tempo. Quando la diplomazia fallisce e la Terra si avvia verso l'annientamento, gli Omegriconiani attivano la loro misura ultima, sconvolgente e terrificante: la Grande Paralisi. In un solo istante, ogni tecnologia sulla Terra si arresta, gettando l'umanità nel caos ma offrendo al tempo stesso un'ultima, brutale possibilità di sopravvivenza.

"Il giorno in cui il mondo si fermò" offre:

- Un'avventura di fantascienza vintage: un racconto avvincente direttamente dall'Età d'Oro del pulp, ricco di tecnologie aliene immaginifiche e fughe audaci. - Geopolitica ad altissimo rischio: un vivido ritratto del conflitto tra superpotenze che riflette le paure della Guerra Fredda con una svolta speculativa. - Una cultura aliena affascinante: esplora la logica e l'etica degli Omegriconiani mentre cercano di comprendere la "follia" della Terra. - Una premessa stimolante: cosa accadrebbe se un potere superiore costringesse l'umanità a confrontarsi con le proprie tendenze distruttive? - Una corsa contro l'orologio dell'apocalisse: percepisci la tensione crescente mentre fazioni umane e aliene compiono le loro ultime, disperate mosse.

Perfetto per gli appassionati di fantascienza classica, thriller della Guerra Fredda e storie di primo contatto con un messaggio, "Il giorno in cui il mondo si fermò" è un monito attuale sulla fallibilità umana e sulla speranza in un futuro più ragionevole, raccontato con lo stile inconfondibile della fantascienza degli anni Sessanta. L'umanità ascolterà l'avvertimento prima che sia troppo tardi?


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Autorenporträt
Stanton A. Coblentz (1896-1982) was a prolific American writer, poet, and critic, best known for his satirical science fiction and extensive body of poetry. A distinctive voice from the classic pulp era, Coblentz often wielded his sharp wit to critique societal follies, the absurdities of war, and the often-unforeseen consequences of technological advancement. His works frequently explored themes of utopian and dystopian societies, offering both humorous and cautionary tales. In "The Day the World Stopped" (1967), Coblentz masterfully distills his signature concerns into a gripping narrative of Cold War paranoia and cosmic intervention. With humanity teetering on the brink of nuclear self-annihilation, he introduces the well-meaning but bewildered Jovian aliens, the Omegriconians, whose desperate attempt to save Earth ("Mugud") involves a plan as audacious as it is world-altering. This novel showcases Coblentz's talent for blending high-stakes political drama with imaginative alien encounters, all while delivering a pointed commentary on mankind's often-irrational path. It stands as a compelling example of his ability to use the lens of science fiction to probe deep questions about our future and our nature. With numerous novels, short story collections, and volumes of poetry to his name, Stanton A. Coblentz remains a significant, if sometimes underappreciated, figure in early speculative fiction. Rediscover his sharp insights and imaginative storytelling in this timely republication.