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l marito di Elena fu pubblicato da Treves nel 1882, subito dopo la delusione per l’insuccesso dei Malavoglia, quasi come rivalsa o risarcimento per l’editore. Questo romanzo, che sviluppa la sua trama sul confronto tra la frivola mondanità cittadina di una Napoli borghese e la solidità di valori del mondo rurale di Altavilla Irpina, è un classico esempio della scrittura bifronte del Verga, sospesa perennemente tra realismo rusticano e psicologismo intimista, con relative cifre stilistiche: simulazione narrativa dell’oralità “popolare” e della conversazione salottiera. Cesare, giovane di…mehr

Produktbeschreibung
l marito di Elena fu pubblicato da Treves nel 1882, subito dopo la delusione per l’insuccesso dei Malavoglia, quasi come rivalsa o risarcimento per l’editore. Questo romanzo, che sviluppa la sua trama sul confronto tra la frivola mondanità cittadina di una Napoli borghese e la solidità di valori del mondo rurale di Altavilla Irpina, è un classico esempio della scrittura bifronte del Verga, sospesa perennemente tra realismo rusticano e psicologismo intimista, con relative cifre stilistiche: simulazione narrativa dell’oralità “popolare” e della conversazione salottiera. Cesare, giovane di origini contadine, compiuti gli studi in legge a Napoli, sposa Elena, vivace donna di città e amante della mondanità. Il romanzo descrive i contrasti dei due mondi che si riflettono all’interno della coppia, causa di una progressiva e sempre più evidente incompatibilità dei due protagonisti che porterà l’uomo, combattuto tra l’amore e i valori della società da cui proviene, all’epilogo più classico dei drammi d’amore. Edizione con due saggi introduttivi di Gabriella Alfieri e Maria Di Venuta.
Autorenporträt
Giovanni Verga (1840-1922) nasce a Catania in un'antica famiglia di origine aragonese. Arruolatosi nella Guardia Nazionale di Garibaldi (1860), si dedica in parallelo alle prime produzioni letterarie, dando vita alla rivista "Roma degli Italiani". Vivrà a lungo fra Firenze, Milano e Roma - entrando così in contatto col coevo mondo letterario - per poi ristabilirsi definitivamente a Catania (1893). Verga è considerato il massimo esponente del Verismo e, con capolavori assoluti quali "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo", ha conosciuto grandissima fama, ottenendo nel 1920 anche la nomina a Senatore del Regno d'Italia.