In un angolo quieto dell'Italia settentrionale, dove le montagne accarezzano il cielo e i boschi sussurrano storie dimenticate, viveva un uomo che sembrava uscito da un’altra epoca. Il suo nome era Leonardo Valli. Giovane, di bell’aspetto, dallo sguardo limpido e l’incedere gentile, Leonardo era conosciuto in paese come un lavoratore instancabile e un’anima d’altri tempi: educato, altruista, scrupoloso in tutto ciò che faceva. Era uno di quelli che ascoltavano più di quanto parlassero, e che aiutavano senza chiedere nulla in cambio.
Ogni domenica mattina, con la stagione dei funghi che avanzava, Leonardo si incamminava da solo nel fitto del bosco. Era il suo momento di pace, lontano dal lavoro, dalla frenesia del paese, dalle chiacchiere del bar. In quei silenzi verdi trovava rifugio e, spesso, i più prelibati porcini della zona.
Ma quel giorno — quel preciso giorno in cui il sole si levava tra le fronde come un dio sonnolento — Leonardo trovò qualcosa che non aveva mai cercato.
Ai piedi di una vecchia quercia, mezza inghiottita dalle radici nodose e dalle foglie umide, c’era una collanina d’argento, il cui ciondolo rotondo e piatto rifletteva la luce del mattino come un occhio appena dischiuso. Sembrava fuori posto, quasi sospesa nel tempo. Senza pensarci troppo, la raccolse.
Quel semplice gesto — chinarsi e raccogliere — sarebbe bastato a cambiare ogni cosa.
Ogni domenica mattina, con la stagione dei funghi che avanzava, Leonardo si incamminava da solo nel fitto del bosco. Era il suo momento di pace, lontano dal lavoro, dalla frenesia del paese, dalle chiacchiere del bar. In quei silenzi verdi trovava rifugio e, spesso, i più prelibati porcini della zona.
Ma quel giorno — quel preciso giorno in cui il sole si levava tra le fronde come un dio sonnolento — Leonardo trovò qualcosa che non aveva mai cercato.
Ai piedi di una vecchia quercia, mezza inghiottita dalle radici nodose e dalle foglie umide, c’era una collanina d’argento, il cui ciondolo rotondo e piatto rifletteva la luce del mattino come un occhio appena dischiuso. Sembrava fuori posto, quasi sospesa nel tempo. Senza pensarci troppo, la raccolse.
Quel semplice gesto — chinarsi e raccogliere — sarebbe bastato a cambiare ogni cosa.