685 d.C. - Ancora una volta, una morte improvvisa costringe l'impero Romano d'Oriente a elevare alla porpora un giovane inesperto.
Ad ascendere, in luogo di suo padre Costantino IV, sarà il suo primogenito Giustiniano II. Gli inizi del suo regno saranno promettenti
e costellati di vittorie. Ma col passare del tempo, Giustiniano manifesterà in modo sempre più preoccupante il suo carattere instabile e
ambiguo, che già aveva fatto preoccupare il padre e l'imperatrice madre Fausta. All'apice del potere, Giustiniano si troverà faccia a faccia col suo lato oscuro, e pur di mantenere la porpora stringerà con questo un patto: accettare di farsi manovrare dalla presenza nascosta negli abissi del suo animo, e ricorrere a ogni mezzo pur di conservare il trono. Una scelta che gli porterà in dono onori immensi, ma che
lo sottoporrà anche a prove durissime e cadute rovinose. Finendo per trascinare l'impero nel caos totale.
Ad ascendere, in luogo di suo padre Costantino IV, sarà il suo primogenito Giustiniano II. Gli inizi del suo regno saranno promettenti
e costellati di vittorie. Ma col passare del tempo, Giustiniano manifesterà in modo sempre più preoccupante il suo carattere instabile e
ambiguo, che già aveva fatto preoccupare il padre e l'imperatrice madre Fausta. All'apice del potere, Giustiniano si troverà faccia a faccia col suo lato oscuro, e pur di mantenere la porpora stringerà con questo un patto: accettare di farsi manovrare dalla presenza nascosta negli abissi del suo animo, e ricorrere a ogni mezzo pur di conservare il trono. Una scelta che gli porterà in dono onori immensi, ma che
lo sottoporrà anche a prove durissime e cadute rovinose. Finendo per trascinare l'impero nel caos totale.








