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Raccolta di ventinove novelle pubblicata nel 1930 da Treves. Il paesaggio sfuma i contorni realistici dei luoghi e i personaggi tendono a ritrarsi dalla realtà per rifugiarsi nella solitudine di spazi individuali. Ciascuno, a modo suo, porta il peso dell’inquietudine di una condizione esistenziale dominata da un senso precario della vita, che non trova risposte ma cerca conforto in un’intesa con la natura. Un gruppo di novelle è dedicato al mondo indifeso dei bambini e degli adolescenti cui la scrittrice guarda con sorprendente intuito psicologico. Un altro gruppo, al mondo dei diversi. In…mehr

Produktbeschreibung
Raccolta di ventinove novelle pubblicata nel 1930 da Treves.
Il paesaggio sfuma i contorni realistici dei luoghi e i personaggi tendono a ritrarsi dalla realtà per rifugiarsi nella solitudine di spazi individuali. Ciascuno, a modo suo, porta il peso dell’inquietudine di una condizione esistenziale dominata da un senso precario della vita, che non trova risposte ma cerca conforto in un’intesa con la natura.
Un gruppo di novelle è dedicato al mondo indifeso dei bambini e degli adolescenti cui la scrittrice guarda con sorprendente intuito psicologico. Un altro gruppo, al mondo dei diversi.
In situazione analoghe di marginalità o di autoesclusione vivono vecchi solitari o personaggi eccentrici attorno ai quali fioriscono storie quasi in forma di leggenda.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.