Nella chiesa degli Scalzi, architettura, pittura e scultura concorrono organicamente alla realizzazione di uno spazio sacro tra i più organici e complessi del barocco veneziano. Tra teologia, storia della chiesa, storia dell’arte, dell’architettura e della città, il testo svela un’inedita trama tra patrizi, frati carmelitani e artisti del calibro di Giambattista Tiepolo, Baldassarre Longhena e Heinrich Meyring, nel contesto della Venezia della Controriforma. a cura di Giacomo Bettini e Martina Frank foto di Francesco Turio Böhm
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