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La Divina Commedia, di Dante Alighieri, scritta tra il 1307 e il 1321, è uno dei capolavori assoluti della letteratura mondiale. Il poema narra il viaggio di Dante stesso attraverso i tre regni dell'aldilà - Inferno, Purgatorio e Paradiso - compiuto durante la Settimana Santa dell'anno 1300. Smarrito nella "selva oscura", simbolo della crisi morale e spirituale dell'uomo, il poeta intraprende un cammino di conoscenza e redenzione che lo conduce dalla disperazione alla visione di Dio. Nell'Inferno, guidato dal poeta latino Virgilio, Dante attraversa i cerchi dove sono punite le anime dei…mehr

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Produktbeschreibung
La Divina Commedia, di Dante Alighieri, scritta tra il 1307 e il 1321, è uno dei capolavori assoluti della letteratura mondiale. Il poema narra il viaggio di Dante stesso attraverso i tre regni dell'aldilà - Inferno, Purgatorio e Paradiso - compiuto durante la Settimana Santa dell'anno 1300. Smarrito nella "selva oscura", simbolo della crisi morale e spirituale dell'uomo, il poeta intraprende un cammino di conoscenza e redenzione che lo conduce dalla disperazione alla visione di Dio. Nell'Inferno, guidato dal poeta latino Virgilio, Dante attraversa i cerchi dove sono punite le anime dei dannati secondo la legge del contrappasso, che rende visibile la giustizia divina. Qui incontriamo figure celebri della mitologia, della storia e della politica, spesso tratte dal mondo contemporaneo di Dante, attraverso le quali il poeta denuncia vizi come l'avidità, la violenza e il tradimento. L'Inferno è un regno di immobilità e disperazione, dove il peccato è fissato per sempre. Nel Purgatorio, Dante e Virgilio salgono una montagna suddivisa in cornici, dove le anime espiano le proprie colpe con la speranza della salvezza. Il viaggio diventa più luminoso e umano: il dolore è accompagnato dall'attesa e dal desiderio di purificazione. Qui emerge il valore del libero arbitrio e il ruolo della volontà nel cammino morale dell'uomo. In questo regno appare Beatrice, che sostituirà Virgilio come guida spirituale. Nel Paradiso, Dante, guidato da Beatrice, attraversa i cieli fino alla visione finale della Trinità. Il linguaggio si fa più astratto e musicale, nel tentativo di esprimere l'ineffabile. Il poema culmina nella perfetta armonia tra fede, ragione e amore, principio che muove l'universo. Dante Alighieri (1265-1321), poeta e pensatore fiorentino, con la Divina Commedia ha creato non solo un'immensa sintesi della cultura medievale, ma anche un'opera fondativa della lingua italiana, capace di unire poesia, filosofia, teologia e storia in una visione unica e duratura

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Autorenporträt
Ecritor fundamental da literatura medieval, Dante Alighieri nasceu em Florença, na Itália, no ano de 1265 (estima-se que tenha sido no dia 25 de maio), filho de dona Bella e de Aldighiero Alighieri. Dante ficou órfão muito jovem. A mãe faleceu quando o menino era ainda criança e o pai quando o jovem tinha apenas dezoito anos. Apesar de ter sido casado e tido filhos (pelo menos três), Dante nutria um amor platônico por Beatrice de Folco Portinari, uma amiga de quando tinha 9 anos que veio a reencontrar em 1283. Beatrice casou-se em 1287 com o banqueiro Simone dei Bardi e Dante casou-se com Gemma Donati dois anos antes, em 1285. Beatrice morreu subitamente em 1290, para desespero do escritor italiano. Dante foi bastante consagrado em vida, tendo sido celebrado como o maior poeta da região da Toscana. De acordo com R. W. B. Lewis, autor de Dante: "...Já em 1321, as duas primeiras partes da Comédia encontravam-se transcritas e à disposição de leitores havia alguns anos, e Dante era aclamado em quase toda a Toscana como o maior poeta da região." Sua obra-prima, A Divina Comédia, foi profundamente celebrada. Harold Bloom, um dos mais rigorosos e importantes críticos literários, escreveu em O Cânone Ocidental: "...O poema de Dante possui uma qualidade inominável, talvez tão grande quanto os melhores versos de Hamlet ou Rei Lear." Além de escritor, Dante Alighieri atuou como político, tendo pertencido ao partido moderado. Ele estudou na universidade de Bologna nos anos por volta de 1285. Foi exilado de Florença por suspeita de corrupção, improbidade administrativa e oposição ao papa quando ocupou cargos públicos. Durante o exílio viveu em Forlì, Verona, Arezzo, Veneza, Lucca, Pádua, Paris, Bologna, Verona e Ravenna. O autor morreu aos 56 anos, no dia 14 de setembro de 1321, em Ravenna, na Itália.