Per lungo tempo e` stato il medico il custode di confessioni, paure e speranze dei malati. Oggi, invece, quando riceviamo una diagnosi, ci rivolgiamo al web, certi che qualcuno online ci ascoltera`. Dai forum di pazienti come ambulatori virtuali dove condividere sintomi e consigli con le comunita` di "pari", ai primi cancer bloggers che sono andati virali imbattendosi in community di seguaci, fino all'era dei social network, che ha creato nuovi ruoli per chi si ammala. Siamo di fronte a un fenomeno sociale in rapida crescita e che riguarda tutti noi. Perche¿ tutti prima o poi possiamo ammalarci, e perche¿ ormai passiamo piu` tempo su internet che negli ambienti sanitari. In questo libro Cinzia Pozzi approfondisce motivazioni, aspettative e comportamenti dei #malati che, facendo rete, trovano supporto ma rischiano anche la privacy e la sovraesposizione a contenuti triggeranti, scontrandosi con dinamiche social che sono insensibili allo stato di salute degli utenti. Quanto fa bene raccontarsi sui social quando si sta male? Con una ricerca scientifica agli albori e frammentata, non c'e` una risposta definitiva: ce ne sono molte.
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