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Aveva 17 anni la Deledda quando scrisse quest'opera e alle spalle un solo racconto e un romanzo, per lei abbastanza per tentare una narrazione di largo respiro. La storia si sviluppa attorno al racconto che il moribondo ma poi redivivo Guglielmo Ziskas fa all'adolescente Fernanda alla quale sono intrecciate le vite dei tanti personaggi che popolano una tormentata vicenda densa di amori, passioni, intrighi familiari, uxoricidi. Un mix in cui la pulsione dell'evasione, del viaggio come esperienza di autodeterminazione sono ricondotti dalla Deledda a focalizzare il senso della vita ritessuta nelle dinamiche degli eventi ineluttabili.www.ilisso.it…mehr

Produktbeschreibung
Aveva 17 anni la Deledda quando scrisse quest'opera e alle spalle un solo racconto e un romanzo, per lei abbastanza per tentare una narrazione di largo respiro. La storia si sviluppa attorno al racconto che il moribondo ma poi redivivo Guglielmo Ziskas fa all'adolescente Fernanda alla quale sono intrecciate le vite dei tanti personaggi che popolano una tormentata vicenda densa di amori, passioni, intrighi familiari, uxoricidi. Un mix in cui la pulsione dell'evasione, del viaggio come esperienza di autodeterminazione sono ricondotti dalla Deledda a focalizzare il senso della vita ritessuta nelle dinamiche degli eventi ineluttabili.www.ilisso.it
Autorenporträt
Grazia Deledda (1871-1936) nasce a Nuoro, quarta di sette figli, in un'agiata famiglia di proprietari terrieri. La sua scrittura è impregnata dei sentori della sua terra d'origine, dipinta efficacemente nel suo convulso ingresso nella modernità. Piccole e grandi tragedie si stagliano su un vivido tessuto sociale, descritto ora con piglio veristico, ora secondo stilemi decadentisti. Grazie a grandi capolavori come "Canne al vento", "Elias Portolu" e "Cenere", Deledda è stata la prima donna italiana a vincere il Premio Nobel (1926).