Sulla base di ricerche sul campo condotte in diversi contesti dell'Africa e in Italia, questa collettanea di saggi intreccia i dibattiti antropologici sulla parentela a quelli sulle migrazioni, esplorando la relazione tra mobilità transnazionale e traiettorie riproduttive di donne e uomini provenienti da vari contesti africani. Le politiche migratorie, le condizioni socioeconomiche, le aspettative sociali, i modelli di genitorialità, le appartenenze religiose, l'accesso al mercato del lavoro, le relazioni di genere e il capitale sociale che una famiglia è in grado di attivare sono tutti elementi che influenzano le traiettorie riproduttive, talvolta creando discrasie profonde tra il numero di figli avuti e quelli desiderati o tra forme di parentela e relazionalità estremamente differenti. Questi contributi ci mostrano l'estrema variabilità dei modelli, dei principi e delle condizioni che modellano le traiettorie riproduttive tanto in Africa quanto in Europa: una variabilità che, da un lato, impedisce di operare generalizzazioni essenzializzanti rispetto a qualsivoglia "comunità", "diaspora" o "gruppo" preso in esame, ma che, dall'altro, consente di sottolineare similitudini profonde non solo tra persone provenienti da contesti africani diversi, ma anche tra questi e i cosiddetti "autoctoni". Proprio perché influenzati dall'articolazione di molteplici fattori (socioeconomici, politici, abitativi, ideologici, religiosi, valoriali), i comportamenti riproduttivi risultano per loro natura plurali e sfaccettati, storicamente e culturalmente situati e non riducibili a visioni lineari, meccaniciste o essenzializzanti della vita sociale.
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